Elisabetta II: La Regalità oltre il tempo.

Elisabetta II, oggi novantenne, è riuscita a superare la sua bisnonna la Regina Vittoria, divenendo, con i suoi 64 anni di  trono, la più longeva regnante britannica di tutti i tempi. Ma ciò che colpisce non è certamente il dato anagrafico, anche se rilevante, ma il fascino ed il carisma immutato che da Lei promana nonostante gli anni, che fanno si che gran parte del  mondo si interessi al suo novantesimo compleanno, e i suoi sudditi fedeli fanno a gara a dimostrare il proprio attaccamento alla Corona e alla loro Regina. Solo l’effetto di una saggia opera di propaganda istituzionale? Un caso strano o c’è dell’altro ancora più profondo che travalica la stessa figura terrena della Regina? Come sapete Sua Maestà oltre a essere Capo dello Stato è anche Capo della Chiesa Cristiana anglicana quindi anche un capo spirituale che Regna secondo la Tradizione e non governa , che consiglia, incoraggia e avverte e aggiungo protegge il proprio Regno e il proprio popolo. E’ lo spirito proprio della Monarchia, la Sua superba distanza tra la materialità dell’esistenza e la trascendenza del suo essere, il sapere e al contempo dimostrare di rappresentare valori eterni e superiori, di essere stata incoronata per Grazia di Dio e diritto dinastico per servire dal posto più alto il proprio Popolo, infine la Sua austera figura fa il resto. “In tempi normali, il fatto che il sovrano come individuo non fosse sempre all’altezza del principio, poco importava; la sua funzione restava imprescrivibile e intangibile perché non era all’uomo ma al Re che si obbediva e la sua persona valeva essenzialmente come un supporto affinché si destassero, o venissero propiziate, quella capacità di dedizione superindividuale, quell’orgoglio nel servire liberamente ed eventualmente perfino quella prontezza al sacrificio (come quando in momenti drammatici tutto un popolo si raccoglieva intorno al suo sovrano) che costituiscono una via di elevazione e di dignificazione per il singolo e, nel contempo, la forza più potente per tener insieme la compagine di un organismo politico e per ridurvi ciò che esso ha di anodino e di disanimato e che nei tempi ultimi ha preso una pericolosa estensione. ” come dice Julius Evola in “Significato e funzione della monarchia”. Ho visitato il Regno Unito e ne ho apprezzato più di ogni altra cosa l’attaccamento alla Monarchia, Londra la città più cosmopolita dell’Europa riesce a mantenere, grazie proprio alla presenza della Sovrana e della famiglia Reale, i precipui caratteri identitari cristiani e normanni che la fanno amare anche da chi non è inglese. Tutto gira attorno a Buckingham Palace, nelle sue immense sale, riccamente decorate ed ancora abitate, si respira l’aria della Regalità che si sostanzia nell’agire quasi olimpico di Elisabetta II. Nessun cedimento al personale, ai facili sentimentalismi da operetta, al trash, ai saluti da rock star a cui purtroppo anche altri leader spirituali ci hanno abituati recentemente, che se in un primo momento sembrano affascinare a lungo termine stancano perché passeggeri come le mode. Oggi Elisabetta II, e nel futuro anche il Principe di Galles Carlo, nonostante la disinformazione e la delazione dei grandi media che lo ha dipinto a volte in maniera non lusinghiera, sebbene invece sia una persona molto preparata, legata all’idea di un agricoltura e di un’architettura classica e tradizionale, affabile e fin troppo schietto nel difendere le sue convinzioni in fatto di difesa della vita e dell’identità britannica, è un punto di riferimento metapolitico, per l’Aristocrazia Europea antica e recente e per coloro che credono in quei valori eterni che solo un istituzione che fonda la sua legittimità sul trascendente può rappresentare, al servizio di tutti: uomini e donne, ricchi e poveri, nobili e borghesi, come lo fu per noi italiani del Sud la Beata Maria Cristina di Savoia Regina delle Due Sicilie, esempio fulgido di Regalità e Santità, votata alla salvezza dei suoi sudditi ma anche del Suo augusto marito Re Ferdinando II di Borbone che, debbo riconoscere, in fatto di Santità lasciava un pò a desiderare, nonostante fosse il più grande sovrano d’Italia. E come forse, sarebbero stati Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie e Umberto II di Savoia ultimo Re d’Italia se avessero continuato a regnare sui loro domini.

A Sua Maestà, Elisabetta II, alla Monarchia, a tutti i suoi sudditi, e a tutti i Popoli uniti nel Commonwealth come solo una monarchia sovranazionale può garantire, vanno i miei più sinceri auguri.

God save the Queen!

 

Antonino Sala del Colle San Nicolò

Elisabetta II: La Regalità oltre il tempo.ultima modifica: 2016-04-21T23:10:43+02:00da torreecorona
Reposta per primo quest’articolo

I commenti sono chiusi.