Libertà di pensiero, di parola e di cura innanzi tutto

L’articolo di Antonio Polito uscito sul Corriere della Sera dal titolo “Covid, il modello etico dei no vax? Non può esistere”, è emblematico del crinale scivoloso che l’Italia ha imboccato. Chi scrive non è contrario alla vaccinazione, che ha praticato fin da quando era bambino continuando anche oggi con Astrazeneca, ma riconosco il diritto di chi la pensa in maniera totalmente diversa dalla mia a poter liberamente discutere delle proprie convinzioni e ad agire di conseguenza senza essere messo all’indice e prendendosi le relative responsabilità anche quelle estreme. Non mi scandalizzo, come fa il giornalista che “oggi è richiesto il «consenso informato» per ogni intervento; e anche quando è in gioco la vita, dalla procreazione assistita fino all’eutanasia, si ritiene che la scelta spetti solo alla persona” perché la penso proprio così: spetta solo al singolo decidere sulla propria esistenza.

Rifiuto l’idea di uno stato “etico” che possa operare per il “bene” dell’individuo come sostenevano Hegel e i sui epigoni Marx, Mao e soci e tutti i teorici dei totalitarismi del novecento. E’ la persona che è responsabile delle proprie azioni, difronte a Dio per chi è credente come me, e/o alla propria coscienza, il sovrano interiore, “l’egemonikòn” di cui parlava l’imperatore romano Marco Aurelio, per chi ha un approccio laico.

Meno male che, come lo stesso Polito scrive, “nelle democrazie europee, a differenza dei totalitarismi, esiste ormai un certo consenso sul principio liberale che non si possa costringere nessuno a fare qualcosa sulla base del fatto che gli gioverebbe, ma si possono usare tutte le buone ragioni e tutti gli strumenti per persuaderlo nell’interesse della comunità.”

Mi preoccupa invece leggere di aperture “consentite” e di “ampliamento delle libertà”, con tutte le criticità del caso la Libertà è una sola.

Libertà di pensiero, di parola e di cura innanzi tuttoultima modifica: 2021-07-30T10:09:38+02:00da torreecorona
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