La battaglia di Grunwald nella sua rappresentazione monumentale. Articolo dell’ammiraglio *Antonio Sebastiano Ponzio

Grunwald è oggi un villaggio del nord-est della Polonia ai confini con l’enclave russa di Kaliningrad, l’antica Koenigsberg, dal 1457 sede ufficiale dello stato monastico dei Cavalieri Teutonici. Su questa immensa pianura nel Voivodato (provincia) della Varmia-Masuria il 15 luglio del 1410 fu combattuta una epica battaglia tra polacchi e i loro alleati lituani contro le milizie dell’Ordine Teutonico, battaglia che vide queste ultime perdenti. Si fa risalire a questo scontro, di per sé non decisivo, la progressiva, inesorabile decadenza di questo antico, ricco e potente ordine monastico-militare insediatosi dalla fine delle crociate nei territori della Prussia per combattervi i popoli baltici pagani e gli slavi cristiano-ortodossi.
Il luogo della battaglia – che, nella storiografia tedesca, è tramandata come battaglia di Tannenberg (forse per associare ed esorcizzare un evento infausto per i Tedeschi alla grande vittoria dell’armata del Kaiser Guglielmo contro i russi nel 1914, in una località nelle vicinanze, appunto a Tannenberg) – è ricordato oggi da una imponente stele celebrativa. (fig. 1)
Il monumento di cui invece ci occupiamo è quello che fu eretto nel 1910, cinquecentesimo anniversario della battaglia, nel centro di Cracovia (Polonia) dai nazionalisti polacchi per celebrare il Re Jagellone (1352-1434) vincitore dei teutonici e “Per la gloria degli antenati – ai fratelli per il conforto”, come recita l’iscrizione sul basamento. All’epoca la Polonia non esisteva nelle carte geografiche e Cracovia era parte dell’impero austro-ungarico, per cui la realizzazione di un monumento celebrativo di una vittoria polacca contro tedeschi non era certo vista favorevolmente dall’imperial-regio governo di Vienna. La realizzazione delle sculture avvenne perciò nel più stretto riserbo: neppure lo scultore che le realizzò Antoni Wiwulski conosceva la destinazione dei suoi manufatti. La cerimonia di inaugurazione ebbe luogo il 15 luglio del 1910 e costituì il momento culminante delle celebrazioni del 500° anniversario dalla battaglia di Grunwald. La circostanza si trasformò in una grande manifestazione patriottica polacca che vide riunite almeno 150 mila persone. Il governo di Francesco Giuseppe era, tutto sommato, per l’epoca abbastanza tollerante con le nazionalità che componevano l’Impero, un impero diremmo oggi multietnico, e il monumento fu eretto con buona pace di tutti. Non così tolleranti furono in seguito le truppe di occupazione della Germania nazista che nell’autunno del 1939 come primo atto della loro conquista lo distrussero con l’esplosivo. Ricostruito dai tenaci polacchi, fu re-inaugurato nel 1976.
Il monumento (fig. 2) si compone della statua equestre del re Ladislao Jagellone (fig. 3) posta sulla sommità di un basamento. Sulla parete frontale del basamento vediamo la statua del Granduca di Lituania Vitoldo, cugino dello Jagellone (fig. 4), che nella battaglia di Grunwald comandò le truppe lituane. Vitoldo posa lo sguardo assorto, quasi commosso, sul corpo del Gran Maestro dell’Ordine Teutonico, Ulrich von Jungingen, che, ancora rivestito dalla sua vistosa armatura, giace supino, esanime ai suoi piedi (fig.5) Da notare in primo piano la mano del Gran Maestro penzolante, aperta con le dita divaricate, impietrita dal rigor mortis quasi a simboleggiare la disfatta. Sul lato est è raffigurato un cavaliere polacco e il suo scudiero che raccolgono le bandiere teutoniche strappate ai vinti (fig. 6), nel lato nord è collocata la statua di un contadino polacco che ha spezzato le catene del suo servaggio (fig. 7) ed infine sul lato ovest si vede un guerriero lituano che suona il suo corno di guerra e spinge un cavaliere teutonico prigioniero (fig. 8).
Grunwald/Tannenberg fu un momento negativo nella secolare storia dell’Ordine, come lo era stato in precedenza la battaglia sul Lago Ghiacciato (il Lago Peipus) del 1242 quando le milizie del Principato russo di Novgorod guidate da Aleksander Nevskji ebbero la meglio sui Teutonici, ma l’Ordine è sopravvissuto ancorché riformato sino ai nostri giorni superando altre avversità come la lacerazione della Riforma Protestante, le guerre di religione del 1600, il ciclone napolenico, la fine dell’Impero Asburgico e la barbarie nazista.

*L’ammiraglio Antonio Sebastiano Ponzio è uno studioso della storia dell’Ordine Teutonico di cui è dignitario nel Baliato di Santa Maria degli Alemanni – Sicilia.

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La battaglia di Grunwald nella sua rappresentazione monumentale. Articolo dell’ammiraglio *Antonio Sebastiano Ponzioultima modifica: 2022-12-13T20:34:30+01:00da torreecorona
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