La mia analisi del voto amministrativo. Ripartiamo da destra! Senza Paura

Nino.jpgLe ultime elezioni amministrative, ballottaggi compresi, hanno sancito una sconfitta pesante di tutto il cosiddetto centrodestra consegnando alla peggiore sinistra (il caso romano di Marino è emblematico) ammesso che ne esista una migliore, la gestione dei comuni e con essi i servizi ai cittadini. Nonostante qualche buon risultato singolo come Fratelli d’Italia a Roma che arriva al 6 % è stato un disastro complessivo, non solo dal punto di vista elettorale ma proprio della politica non politica capeggiata dalla classe dirigente del PdL e del suo capo Silvio Berlusconi che continua ad interessarsi moltissimo dei suoi problemi e pochissimo di quelli degli italiani.

Poi unitamente alle scarse percentuali dei candidati sostenuti dal Pdl, cosa da noi ampiamente prevista qualche anno fa quando insieme a Tommaso Romano fondammo il Partito Tradizional Popolare proprio per affermare che il berlusconismo non rappresentava il popolo della destra e i suoi valori, si è registrato un altissimo astensionismo, non più drenato da Grillo, che ci fa pensare che nessun partito riesce credibile agli occhi dell’elettore medio.

Si è palesato così il fatto che chi per anni ha sostenuto l’equivoco del Popolo delle Libertà votandolo come partito di destra ha scelto l’astensione per mancanza di rappresentanza e per miscredenza in una classe dirigente che è tutto e il contrario di tutto. Un esempio concreto? a Palermo dove il Pdl, insieme alla maggioranza di estrema sinistra di Orlando, ha votato l’istituzione del registro delle unioni civili, nonostante a parole a Roma alcuni dei suoi maggiori esponenti ripetono come un mantra di voler sostenere la famiglia fondata sul matrimonio.

Tutto questo genera disorientamento, confusione ideale e disaffezione di un elettorato che votava centrodestra per opinione perché credeva possibile salvare l’Italia da una deriva rivoluzionaria e giacobina, non sapendo che questa visione del mondo perfida era entrata oramai a casa propria. E quindi adesso preferisce affossare personaggi come Alemanno passati dall’estrema destra sociale rautiana al liberismo scic di Oscar Giannino con qualche punta di montismo, tanto per far piacere ai poteri forti, con la sua Italia Popolare che di popolare aveva solo il nome.

Forse meglio così, almeno potremo ripartire senza equivoci o moloch inviolabili!

Adesso l’opera di Fratelli d’Italia, in cui credo, che resiste bene in vari punti della penisola, avanza a Roma e in altre città minori anche in Sicilia, ma che sostanzialmente rispecchia globalmente il dato delle nazionali passate in molte altre, deve essere orientata a rettificare gli errori dogmatici che hanno portato allo smantellamento della destra italiana, alla sua riedificazione su buone basi ideali e al suo ricollocamento nel cuore di tanti militanti e simpatizzanti delusi, lanciando un’iniziativa politica capace di essere percepita come la vera ed unica alternativa alla catastrofe attuale, aprendo un serio dibattito senza albagie inutili, tra coloro che furono parte della storia comune della destra italiana e che oggi sono veramente motivati a ricostruire un tessuto lacerato da invidie e antipatie, senza paura.

Dobbiamo essere il motore culturale di un processo di rinnovamento vero, con la consapevolezza che non è un percorso facile seppur possibile, a cui serve un surplus di fatica intellettuale per trovare formule politiche innovative che sappiano riportare a casa i nostri elettori. Ma soprattutto dobbiamo rompere gli schemi incapacitanti e vetusti di un centrodestra fasullo e incredibile che promette molto in campagna elettorale e smentisce tutto il giorno dopo. Ripartiamo da destra! Senza Paura.

Nino Sala

La mia analisi del voto amministrativo. Ripartiamo da destra! Senza Pauraultima modifica: 2013-06-13T10:16:00+02:00da torreecorona
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Commenti

La mia analisi del voto amministrativo. Ripartiamo da destra! Senza Paura — 1 commento

  1. Caro Nino, ho letto con molto interesse, ma con altrettanta delusione, la tua analisi del voto. La detta analisi non fa una grinza nell’addebitare la “mazzata” elettorale subita dal Centro Destra. Ma quale centro destra ? in Italia c’è solo Berlusconi con la sua armata sconfitta ed umiliata e vari gruppuscoli di una destra che destra non è. La mia delusione consiste nel fatto che vorresti ricominciare d’accapo, ma in un partito che già il solo nome mi fa rabbrividire … Fratelli d’Italia !!!!! Ma di quali fratelli e di quale italia ci vuoi parlare ????? non ti basta quello che abbiamo subito da 150 e passa anni dai cosiddetti ” fratelli” ???? Cosa ci ha dato l’italia per esserle fedele ???? Parli di motore culturale, ma quale carburante culturale potrà mettere nel tuo motore Ignazio La Russa ??? l’uomo delle Maserati blindate ai Generali ??? Da te Mi sarei aspettato semmai un Fratelli del Sud, Armata Duosiciliana ecc. rifacendosi non a Mussolini, bensì ai Borbone di Napoli e delle Due Sicilie, dinastia che non solo di cultura ma anche di fatti concreti ne hanno a josa. Allora si che ti avrei affiancato in questa “vera” rivolta sociale-economica e culturale, e ti avrei affiancato anche, pensa un pò, io non siciliano ma Terrone purosangue, anche in una lotta di separazione, anche cruenta, per la Secessione del Sud o addirittura per l’Indipendenza della Sicilia, dopo una necessaria e drastica pulizia etnica-politica. I fratelli d’italia te li puoi tener ben stretti …. io ne ho la nausea, ma non riferita esclusivamente al tuo partito, ma anche al tuo partito. L’altissimo astensionismo, la debacle di Belusconi ed il voto di tutti quelli che hanno votato a sinistra “turandosi naso ed ano” poteva essere il momento buono per una “rivolta seria” non a chiacchiare…. ma come ho potuto vedere “niente di nuovo sotto il sole”. Con affetto Pino Marinelli – Sciacca.