Terza Destra per la Terza Repubblica di Fernando Crociani Baglioni

La serata del 26 giugno 2013  alla Camera dei Deputati –  aula dei gruppi parlamentari, resterà impressa nella memoria non solo dello stuolo esclusivo  dei presenti, rigorosamente invitati dalla Fondazione Giorgio Almirante in collaborazione con la Fondazione Alleanza Nazionale, nel XXV del pio transito  del  capo storico della destra politica italiana.

Resterà dell’evento indelebile memoria in quanto – ben al di là della commemorazione storica  in prestigiosa  sede istituzionale dello statista, seguita alla Celebrazione liturgica  del 22 maggio scorso, organizzata da Donna Assunta Almirante,  alla Basilica romana di S. Maria in Montesanto degli Artisti, il  “suo” tempio di piazza del Popolo; dell’uomo politico profondamente religioso e devoto – il quale visse e volle morire devoto figlio della Santa Chiesa  -;   da questo evento, convegno di storia, politica, cultura, passione e  nobile  rimpianto e sentimento,  il “suo” mondo ha voluto ritrovarsi, riunirsi, commuoversi, scusarsi, parlarsi, con ammirevole rispetto. Noi,  con orgoglio, con il privilegio e  l’onore di averlo avuto per capo, di averlo seguito e obbedito :  noi,   i ragazzi  di Almirante ! …

Nell’intento  certamente sincero e generoso di superare, vincere le vicissitudini che generarono in quasi un ventennio, e comunque dall’indomani della scomparsa di Giorgio Almirante, tanta  incredibile, dolorosa diaspora.  

Oggi, senza recriminazioni, né personalismi, protagonismi,  invidie,  ambizioni, gelosie, incomprensioni, comprese le ragioni degli altri, l’esame di coscienza generale e fraterno  pare compiersi.

Sarà il miracolo,  succedendo al Movimento Sociale Italiano per la Prima, ad alleanza Nazionale per la Seconda,   di una Terza Destra  Sociale Nazionale  Identitaria e Popolare;   che risorge, si riunifica, si ricompone, mentre prende forma in Italia, nel segno dei valori dell’Occidente , e dell’evoluzione del contesto storico ,  una Terza Repubblica.

Sarà una Repubblica presidenzialista e sociale,  federale e solidale,  dove i corpi intermedi economici, professionali, sociali, culturali  e morali,  via via rivendicheranno il  loro ruolo nella società post-capitalista, postulando la collaborazione tra le classi produttrici,  con particolare riguardo e sollecitudine  al lavoro dei giovani, ai valori della famiglia,  alla tutela della casa e suo diritto di proprietà per tutti,  dell’ambiente, dell’educazione, della scuola e università, a tutela della Tradizione etica e  religiosa, del’identità e Sovranità  nazionale . Saremo come sempre, sociali in economia, conservatori nei valori.

Nei convegni che si vanno succedendo, da Palermo a Milano, a Roma, oggi e domani a Lecce, il 14 e 15 luglio ad Orvieto, prende corpo  il nuovo soggetto politico unitario, la Terza Destra. Alle cariche, a quelle che un tempo  chiamavamo gerarchie (non amo i neologismi e tanto meno gli anglicismi nel linguaggio politico,  né men che meno nel comune parlare o scrivere in perfetto italiano), cui ricorrono i politici ansiosi di non farsi comprendere, o parlarsi addosso,   tutti dicono che si penserà dopo…   Vivaddio!

Qualcuno più espressivamente ha scritto “non me nefrega niente di comandare…”. Nessun protagonismo dunque, nessuna primogenitura, nessun primato che pretenda più alti scanni o trampolini elettorali.  Certo l’omaggio, l’ onore alla nostra storia è fatto salvo.  Fummo l’unica forza politica non travolta, neppure sfiorata da tangentopoli.  I partiti di massa storici ne furono travolti e finirono sciolti, nella vergogna, con decreti della magistratura.  Noi fummo travolti, ingannati, traditi, persino derubati,  soltanto dall’inganno demenziale  di qualche ruba-galline.

Qualcuno, riferendo del convegno alla Camera dei Deputati del 26 giugno,  ha ricordato come sempre lealmente e correttamente accade  dalla nostra parte, che seppur tutti avvertiamo l’esigenza di differenziarci e smarcarci da quell’eterogeneo  centro berlusconiano che riassume in questi giorni  la sua sigla ed emblema,  ciò deve avvenire col dovuto rispetto, senza alcuno strappo della coalizione di centro-destra. Con il garbo e il tatto del nostro stile .  E che il Cavaliere nel suo ventennio, come già il suo leale  amico Bettino Craxi nel suo,  mai ebbe a criticare Giorgio Almirante nella sua vicenda umana e quarantennale testimonianza politica;  rispettata, onorata e specchiata. Così come  tanto meno ad inveire contro il fascismo e il suo capo ; verso il quale anzi – sfidando l’odio del veterocomunismo alleato del cattocomunismo così duri a morire –  pronunziò parole di rispetto e forse di sincero  omaggio. 

E’ ora di tornare a casa,  ragazzi,  di ritrovare tutti, dico tutti,  la comune casa….

E per dirla con Marcello Veneziani: è ora  di tornare ad Itaca !    

Terza Destra per la Terza Repubblica di Fernando Crociani Baglioniultima modifica: 2013-06-29T23:39:42+02:00da torreecorona
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