Non capisco di cosa si è irritato il Vaticano dopo l’uscita del documento sui sacramenti ai cattolici divorziati e risposati, della diocesi di Friburgo e diffuso dal sito online del periodico tedesco Der Spiegel, che ha suscitato tutto questo clamore.

E’ normale infatti che ciò accada, come dice lo stesso padre Lombardi è avvenuta “una fuga in avanti” senza controllo e senza la direzione pastorale della curia.

Cari amici perché dopo tutto quello che il “vescovo Francesco” va affermando in giro sul ruolo della Chiesa, sull’assenza di verità assolute, sulla sua stessa figura, celebre il suo “ma chi sono io per giudicare” e se non è nessuno Lui, sulla collegialità e sul primato di Roma, cosa c’è da scandalizzarsi se dalla diocesi di Friburgo, dove già 120 sacerdoti avevano firmato l’anno scorso un documento che rendeva pubblico il loro dissenso dalla disciplina vigente in tema di comunione ai divorziati risposati, arrivano queste prescrizioni?

Forse in pochi ce ne stiamo accorgendo, ma è nostro dovere spirituale da cattolici davanti a DIO e agli uomini, per la salvezza almeno della nostra anima, denunciare la confusione dottrinale che sembra avere preso campo all’interno e all’esterno delle sacre mura.

Chiediamo però che almeno ci siano risparmiate scene inutilmente pietistiche o falsamente mielose, che servono solo a coprire i vuoti teologici, per non dire altro, che da un po’ di tempo vediamo allargarsi sempre più. Inoltre speriamo che si evitino per il futuro improvvide interviste ad atei dichiarati senza nemmeno provare a convertirli all’unico vero DIO che per me è e rimane quello Cattolico.

 Nino Sala