Il 24 Maggio l’esercito marciava per raggiunger la frontiera per far contro il nemico una barriera. Da Burgio all’Isonzo

A cento anni di distanza il mio ricordo va ai tanti giovani italiani che il 24 maggio 1925 marciarono per raggiungere il fronte e schierarsi in assetto di battaglia. L’Italia era entrata in guerra, in quella che fu poi definita la Grande Guerra, per noi vittoriosa grazie al sacrificio dei nostri soldati. Tra questi anche il fratello di mio nonno, Rosario Sala classe 1895,  già effettivo al 15° Reggimento Fanteria della “Brigata Savona”, morto nel primo anno di guerra per la patria partito da Burgio in provincia di Girgenti e arrivato sull’Isonzo. E’ sepolto in forma perenne presso il Sacrario Militare “Cripta Ossario – Tempio di San Nicolò di Udine”. Insieme a lui negli anni dal 1915 al 1918 furono 52 i concittadini di Burgio che persero la vita in guerra e a loro va il mio ringraziamento ed un cristiano pensiero. L’Italia dovrebbe essere fiera dei propri caduti e combattenti in ogni epoca e sotto qualsiasi governo, perché grazie al loro sacrificio oggi possiamo dirci una nazione libera.

Antonino Sala

La Brigata Savona, il cui motto era “Ex adversis rebus fortior resurgo”,con i suoi due reggimenti il 15° ed il 16° aveva i seguenti distretti di reclutamento: Alessandria, Ancona, Caserta, Cremona, Cuneo, Firenze, Gaeta, Girgenti, Milano, Perugia, Sacile, Sassari.

Nell’anno 1915 ultimate le operazioni per la mobilitazione generale, la Brigata si trasferisce il 15 giugno a Campoformido, alle dipendenze della 20° divisione (X° Corpo d’Armata). Entrata in linea di combattimento il 25 giugno, I° Battaglia dell’Isonzo, occupa col 16° fanteria la chiusa del canale Dottori presso Sagrado, mentre il 15° procede contro le alture di Polazzo sloggiando il nemico dalle sue posizioni che sistema poi a propria difesa. Nei giorni seguenti la Savona opera attacchi contro le quote 89 e 92 per favorire le truppe che contemporaneamente assalgono il caposaldo austriaco del monte Sei Busi; tutte queste posizioni vengono mantenute malgrado il nemico si accanisca con continui contrattacchi, la Brigata perde circa 2000 uomini solo in questi primi giorni di guerra.  il 18 luglio viene lanciata la II° Battaglia dell’Isonzo, la Savona riparte dalle alture di Polazzo per convergere lungo il ciglione carsico contro il Sei Busi.

In seguito sarà gratificata con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per il coraggio dimostrato in combattimento.

Il 24 Maggio l’esercito marciava per raggiunger la frontiera per far contro il nemico una barriera. Da Burgio all’Isonzoultima modifica: 2015-05-23T18:32:09+02:00da torreecorona
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