Ancora divisi a destra: considerazioni e analisi

Assemblea Fondazione Alleanza NazionaleSabato e domenica ho partecipato alla seconda assemblea dei partecipanti e degli aderenti della Fondazione Alleanza Nazionale in qualità di socio e voglio, in questo articolo, raccontare le mie impressioni su quanto accaduto in questi due giorni. Intanto sono partito con qualche remora e molte perplessità su quello che si sarebbe potuto raggiungere in termini di prospettiva reale e concreta per un mondo, quello degli ex An, diviso, lacerato e troppo rissoso, e sono tornato con l’amara conferma delle mie iniziali convinzioni: un’altra opportunità persa, forse l’ultima, per presentarsi davanti ai tanti italiani che hanno votato quel partito con una nuova compagine unita e credibile. Troppe le animosità, i rancori e le acredini per potere guardare oltre, da un lato e dall’altro. C’è stato chi ha sostenuto la tesi “mai con Fratelli d’Italia” e chi, nel campo opposto diceva “ solo dentro Fratelli d’Italia” andando ad una conta dei voti dei soci assurda e dannosa per ambedue le parti in campo. Ha prevalso, con poco scarto, la seconda ipotesi, con il supporto determinate dei soci legati a Gasparri e Matteoli oggi esponenti di Forza Italia. Nella sostanza una pessima figura di tutti e due i contendenti: i fratelli guidati da Ignazio La Russa non possono dire di essere rappresentativi di tutte le anime che fecero parte di An perché la metà ha votato contro e gli altri non sono stati capaci né di arrivare ad una mozione condivisa né ad imporre una linea culturale e politica all’Assemblea. In verità si è solo manifestata una incapacitante assenza di leadership che sapesse fare sintesi tra le diverse anime presenti in quel consesso, che al contrario dei suoi timonieri avrebbe gradito una ricomposizione di un quadro politico interno alla destra troppo frammentato per essere incisivo nella realtà italiana. IMG_20151005_221058 Per parte mia, insieme ad altri amici slegati dai due contendenti, ho presentato un ordine del giorno per integrare i componenti dell’assemblea con il comitato scientifico della fondazione stessa e con il suo presidente Marcello Veneziani, perché, come ho asserito nel mio intervento di sabato, la Fondazione potrebbe svolgere un ruolo culturale importante nel panorama italiano e non relegarsi a museo della destra o a semplice commemorificio di un ex partito italiano. Ritengo infatti che sia questo il vero ruolo della Fondazione An: preparare il terreno sul piano dottrinale e ideale, a quello che forse tra qualche decennio potrebbe crescere, altro non vedo visti i tempi che corrono. Per il resto continuo a sperare nel buon senso, non di tutti ma di molti, che ad oggi sembra però obnubilato da anni di screzi e stizza.

IMG_20151004_104659

Antonino Sala

Ancora divisi a destra: considerazioni e analisiultima modifica: 2015-10-05T22:00:54+02:00da torreecorona
Reposta per primo quest’articolo

I commenti sono chiusi.