La Verità rende liberi e forti! Altro che buonismo, stepchild adoption e cittadinanza agli immigrati clandestini

Le recenti travagliate vicende politiche italiane, con l’approvazione forzata di una pericolosa modifica della costituzione, che potrebbe aprire la strada scenari autoritari, la proposta di legge approvata alla Camera dei Deputati per la concessione della cittadinanza agli immigrati clandestini e la immediata e altrettanto forzata calendarizzazione di un disegno di legge sulle unioni civili, hanno messo in evidenza come il cosiddetto fronte del centrodestra sia composto da alcuni uomini di buona lealtà e altri di più facile, diciamo così, convincimento, e nella sostanza l’assenza di un raggruppamento coeso, credibile e capace di contrastare tali politiche disgregatrici. Infatti in Parlamento c’è stato chi, nonostante eletto con dagli elettori della destra, armi e bagagli è passato nello schieramento di sinistra a fare da puntello al governo del PD in maniera palese, altri che surrettiziamente lo hanno appoggiato quando i numeri dello stesso vacillavano per poi dichiarare che è successo per senso di responsabilità e non per tutelare interessi estranei alla politica, ed altri che sono stati, vedi i leghisti e gliene va dato atto, manifestamente contro senza infingimenti. Ora mi chiedo: è possibile ricostruire qualcosa di ampio che possa essere voltabile da coloro che credono nella libertà e nel diritto naturale di contro al libertinismo edonistico, senza turarsi il naso ed anche le orecchie? A leggere l’ultima intervista al Corriere della Sera dell’animalista ex ministro del governo Berlusconi Michela Vittoria Brambilla, che con enfasi annunciava come il capo di Forza Italia fosse favorevole alla proposta del Pd sulle unioni civili e sull’adozione da parte delle di uno dei componenti l’unione civile di minori (Stepchild Adoption), sembra proprio di no. Addirittura la signora Brambilla si lasciava andare a considerazioni di carattere metastorico sul Medioevo e sull’anno mille, anche se non mi sembra nota per avere una bibliografia storica o di altra natura tale da poter discernere sul tema con dovizia, dichiarandosi palesemente pronta a votare la modifica del diritto di famiglia in senso rivoluzionario proposta dall’onorevole Cirinnà. Lasciando perdere le brambillate unitamente alle berlusconate, a cui ormai siamo tristemente abituati, non ho trovato meno stucchevoli le posizioni dei “cattolici” di NCD, che consigliano addirittura di non provocare crisi di governo su questo argomento perché sarebbero un autogol, per chi non si capisce, forse per Alfano ed accoliti non certo per gli italiani che della loro presenza in Parlamento forse, visti gli ultimi risultati farebbero a meno. D’altronde queste argomentazioni, per di più di un ciellino, fanno capire come, per molti di loro, oramai siano tramontati i valori non negoziabili di ratzingheriana memoria. Tanto morto o dimesso un papa se ne fa un altro, appunto Francesco. Il quale tra gli applausi del mondo, non dice troppo su tali questioni, invece chiede scusa per gli scandali sessuali che stanno emergendo durante il suo pontificato, e dichiara che il sinodo sulla famiglia non è un parlamento, un istituzione invece importante e ben più seria dell’attuale fin dall’antica Grecia come anche a Roma e nel medioevo cristiano, in cui si potrebbe liberamente discutere e raggiungere una posizione equilibrata ed in linea con la dottrina cattolica tradizionale. A quanto dice Libero di qualche giorno fa, Il Papa, scrive Dago, sarebbe addirittura stato colto da un improvviso e violento raptus di ira, tuonando contro le porpore conservatrici “Se le cose stanno così, possono andare via. La Chiesa non ha bisogno di loro, li caccio tutti!” dopo che è fatta uscire dalla sua stanza, al momento giusto, una lettera privata di alcuni cardinali dissidenti nella quale manifestavano, con molto rispetto verso il suo ministero petrino, tutte le loro perplessità su dove e come, con la scusa della pastorale misericordiosa, si volesse portare la Chiesa di Cristo. E’ comprensibile quindi che chi oggi sente il dovere di rappresentare certe posizioni, per esempio sul diritto naturale, si trovi in scarsa compagnia e si augurerebbe di poter contare in qualche sponda oltre Tevere e poi dopo anche in Parlamento. Per ricostruire un raggruppamento politico però è necessario rivitalizzare un fronte culturale, saldamente ancorato alle radici spirituali del popolo italiano che rimangono, con buona pace di tutti i cattocomunisti vaticani e italiani, quelle della classicità grecoromana e della cristianità. La traversata nel deserto mi sembra ardua, anche se non impossibile, è necessario però liberarsi di alcune zavorre ideologiche che creano confusione, interrogandoci su quale sia oggi il vero ruolo del cristiano anche in ambito pubblico istituzionale se, come mi sembra ripetano troppo spesso in certi ambiti, l’accoglienza e la cura dei corpi anche trascurando le anime, o la testimonianza fino all’effusione del sangue della Verità di Cristo per la salvezza dell’umanità anche a costo di essere giudicati dal mondo degli intransigenti dal cuore duro? Per parte mia continuo a credere che solo la Verità rende liberi e forti!

Antonino Sala

La Verità rende liberi e forti! Altro che buonismo, stepchild adoption e cittadinanza agli immigrati clandestiniultima modifica: 2015-10-16T20:00:52+02:00da torreecorona
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