Guerra di religioni o guerra alla Religione….Cristiana? Non praevalebunt

L’attacco a Parigi di venerdì 13 2015 ad opera di terroristi, a quanto sembra di ispirazione islamica, oltre a scatenare il solito bailamme mediatico del tipo “siamo tutti francesi”, suoniamo o cantiamo la marsigliese in ogni momento pubblico di rilievo o facciamo un minuto di silenzio, ha messo in moto un singolare processo per cui per non disturbare nessuno cominciamo ad eliminare ogni riferimento alla religione ed in particolare modo ad una, l’unica vera per noi cattolici, quella Cristiana. Più che una guerra di religione tra cristiani e mussulmani, cosa che allo stato attuale non mi sembra che ci sia, questa ha tutta l’impressione di essere un attacco alla religione in quanto tale, da un lato perché radicalizzante nei valori e nei principi e dall’altro perchè ogni ambito del sacro tende a liberare l’uomo dalla sua dimensione temporale per elevarlo ad una metafisica, certamente non legabile alla contingente realtà fatta di puro relativismo, materialità ed edonismo sfrenato. Appunto al Sacro da tempo è stata lanciata la sfida: dalle circostanze assurde in cui si è scatenato l’inferno del Bataclan durante l’esibizione degli Eagles of death metal (Le aquile della morte) che suonavano un loro brano “Kiss the Devil” (Bacia il diavolo) quando i terroristi hanno iniziato a sparare sulle persone quasi come un rito sacrificale, ai funerali della povera Valeria Solesin, anche lei vittima inerme in quel luogo, che sono stati per volere della famiglia, scelta da rispettare comunque la si pensi,  laici, senza nessun rito religioso nè cristiano nè di altro tipo, con un mondo occidentale che alzava le spalle difronte al passaggio di quel feretro in gondola, metafora della propria spiritualità ormai morta con sullo sfondo il leone di San Marco tenente il Vangelo aperto ma di cui nessuno, nemmeno chi doveva farlo almeno per rispetto all’abito che indossa, legge un passo o ne cita il protagonista, Gesù Cristo. L’unico che ha parlato di Dio in quel triste momento è stato un mussulmano tutti gli altri hanno preferito i valori laici o meglio laicisti e non dire altro. Quella gondola mi è sembrata la simbolica riproposizione alla rovescia della barca del leggendario eroe Re Artù che ormai ferito mortalmente viene accompagnato nell’isola mitica di Avalon in attesa di ritornare, metafora del paganesimo ormai soppiantato dal Cristianesimo. Adesso un’ignara ed inconsapevole giovane viene trasportata sulle acque di Venezia all’isola cimitero di San Michele senza nessuna speranza di ritorno, nemmeno ultraterreno a cui la sua famiglia e lei stessa forse non credevano, quasi a simboleggiare il tramonto della spiritualità occidentale che tristemente scivola sulle quelle plumbee acque. Il Sacro della nostra civiltà è stato scacciato relegando l’uomo a una triste esistenza di una dimensione solo materiale. Anche la difesa dei presepi e del Natale, che lodevolmente alcuni esponenti della vita pubblica italiana hanno messo in opera contro chi, fingendo un atteggiamento rispettoso verso l’altro in verità la stessa sorte toccherà anche agli altri riti, hanno gettato la maschera mostrando tutto il volto avvizzito della modernità e della laicità in nome della quale bisogna rinunciare ad ogni fede, principalmente a quella in Cristo, per il quieto vivere, ha un sapore strano perchè lo si è relegati a simboli di semplice identità storica un pò come il Colosseo e non si è esplicitamente urlato che Cristo è la Via, la Verità e la Vita e che non c’è un altro Dio a cui votarsi per la salvezza. Niente Crocifisso nei luoghi pubblici come impone la legge e la Corte Costituzionale, Natale, presepi, alberi addobbati, bambini festanti che cantano inni cristiani nelle scuole, niente di niente solo il triste adagio di un occidente che ha smarrito se stesso e che solo un intervento divino potrà risvegliare. Ed io continuo a credere che alla fine “Non praevalebunt”.

Antonino Sala

Guerra di religioni o guerra alla Religione….Cristiana? Non praevalebuntultima modifica: 2015-12-06T09:29:17+01:00da torreecorona
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